Pamela, nata a Prato, diciamo per caso, di pratese non ho molto. Sono un connubio di italianità sparsa. Mio cugino mi chiama “Evil”, mia madre invece “Streghetta”; mio marito dice che la mia risata "malvagia" sembra un misto fra quella di Stitch e quella di Coco Bandicoot di Crash Team Racing mentre butta fuori strada un’altra macchina. Per altri sono “Un sole sempre di cattivo umore”. Sto bene al buio, delle volte il sole è eccessivamente luminoso e non riesco a “sopportare” la sua troppa luminosità.

La mia confort zone sono le giornate nuvolose, rispecchiano perfettamente ciò che c’è dentro, anche se come direbbe Eleanor Oliphant “Sto benissimo.”

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Oltre la lettura amo la grafica, mi piace viaggiare con il mio compagno di disavventure e con la fotografia provo a catturare quello che amo catturare con lo sguardo; mi diletto in cucina QB, adoro le cose scintillanti, gli orsetti gommosi (ne vado matta!) e sono una pseudo maniaca dell'ordine, mi aiuta a tenere in ordine anche la mente. Quando qualcosa non va metto su i DVD di "Nightmare Before Christmas", de "Il Pianeta del tesoro" o "Il fantasma dell'Opera". Se è critica tutti e tre in quest'ordine.

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Mi considero quella delle seconde occasioni, la pendolare perennemente sui treni sbagliati. Quella che a trentadue anni, vorrebbe ardentemente capire cosa fare della sua vita, buttando sempre il naso nei libri, per vivere le avventure sempre sognate.

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Dopo due anni di studi tecnici, compreso non avrei voluto passare la mia esistenza chiusa in un laboratorio a fare analisi, ho dirottato i miei studi verso la valorizzazione del patrimonio culturale, sbattendo una bella musata contro una società ancora retrograda, ottusa e molto conservatrice per quanto riguarda la valorizzazione dei musei, la comunicazione e l'uso delle nuove tecnologie. Finite le superiori, ho scelto la stessa strada all’Università, ma ormai stanca di studiare le stesse cose, ho deciso di cambiare approccio puntando su Scuola di Scienze Umanistiche per la Comunicazione a UNIFI, così da avere gli strumenti adeguati per approcciarmi al mondo della Comunicazione e dei Social - Media su vari fronti, con una base di partenza  a 360°, così da poter imparare ed attingere da diversi campi e fare più esperienze possibile, com'è difatti stato.

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La passione per i libri mi accompagna da sempre. La mia tesi è stata una fusione fra la Letteratura Italiana e Informatica: la Storia della Scrittura Collettiva applicata all’uso delle piattaforme digitali condivise, come nuova frontiera del metodo di scrittura e nuovo genere di letteratura.

Dopo vari esami specifici come linguistica, critica, storia della letteratura e del romanzo, etc..., successivamente alcune esperienze lavorative vicine al mondo dell'editoria, ho deciso di realizzare questo spazio dove creare contenuti riguardanti la scrittura, l'industria editoriale, perché no qualche recensione dei libri letti e altri argomenti di gusto personale.

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Spero vi piaccia e troviate spunti interessanti.

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Quindi Fatti un Libro! Per tutto il resto c’è Amaz…ehm..Mastercard si Mastercard!;D