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LO SCHELETRO NELL'INTERCAPEDINE - RECENSIONE

È stato come arrivare a festa iniziata e non conoscere nessuno. Ci si sente così a leggere il secondo volume di una trilogia!? Benvenuti a Strangolagalli, portato da bere?

In primo piano il romanzo Lo scheletro nell'intercapedine, accanto una tazzina di caffè euna lente d'ingrandimento sulla sinistra. In basso un paio di occhiali.

“Teresa Papavero e lo scheletro nell’intercapedine” difatti è il secondo volume della trilogia di Chiara Moscardelli del ciclo thriller comico (anche questo dettaglio mi era sfuggito) edito Giunti.


Non può essere una recensione negativa se a sbagliare “like a fava” sono stata io, diciamocelo!


Chiara Moscardelli scrive veramente bene, sono entrata subito in sintonia con la sua scrittura; nonostante abbia scoperto nel corso della lettura che il genere non fosse propriamente nelle mie corde, mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina con la sua narrazione coinvolgente e la trama scorrevole.


Se vi piace il genere poliziesco/thriller con un’ambientazione di “piccolo borgo”, personaggi caratteristici anche un po' grotteschi e una protagonista sottostimata, quanto basta imbranata, ecco è assolutamente la lettura che vi consiglio di intraprendere, ne resterete soddisfatti!


Tutto questo non vi basta e volete aggiungere anche un ben triangolo amoroso beh siete a cavallo…no, anzi per l’esattezza siete a Strangolagalli! Sembra anche un bel posto!


Il più sarà sicuramente stato introdotto nel primo libro, pertanto molti dettagli in questo secondo sono stati dati per scontato, anche se la Moscardelli ha fatto sì che, in qualche modo, un lettore (disattento come me) potesse leggere questo libro a sé stante, riuscendo a capire bene o male quasi tutto.


Il crimine e la sua risoluzione sembrano purtroppo, modesto parere, serviti al pubblico come un contorno alla storia di Teresa attualmente disorientata sul suo percorso di vita, agli storici battibecchi con il padre e la ricerca della madre.


--- POSSIBILE SPOILER --


Non lo nego, ho sbruffato quando mi sono vista davanti il triangolo amoroso: lo sfuggente Serra e il rassicurante Tancredi è un po’ un cliché; come è finito mi ha lasciata anche abbastanza interdetta.


--- FINE SPOILER ---


Quindi libro carino un placido compromesso fra il comico e il poliziesco.

Leggerò ugualmente il primo titolo, per capire se questa opinione è frutto di una conoscenza parziale della storia.


Doveroso!

 

Trama: Da Strangolagalli a Ventotene, da Roma allo spettrale manicomio di Aguscello, una nuova avvincente indagine della psicologa criminale più acuta e imbranata di sempre.


Da quando Teresa ha risolto ben due casi di scomparsa ed è ospite fissa del programma tv Dove sei?, il borghetto di Strangolagalli sta vivendo la sua epoca d’oro. Un flusso costante di turisti ha messo a dura prova la capacità alberghiera del paese: semplicemente insufficiente.


Per questo sta per inaugurare Le Combattenti, il nuovo grande Bed & Breakfast delle amiche Teresa Papavero e Luigia Capperi. L’insegna è pronta, le pareti sono dipinte di un bel rosa con tanto di fenicotteri dorati e Teresa, dopo essersi improvvisata imbianchina e decoratrice d’interni, si appresta a buttare giù l’ultimo muro quando intravede qualcosa: nell’intercapedine ci sono delle ossa, ossa umane.


Chi vuoi che vada a Strangolagalli a nascondere uno scheletro? Teresa è pronta a scoprirlo e si affianca subito, e molto da vicino, al medico legale che si occupa del caso, tale Maurizio Tancredi. Ma se Tancredi non nasconde una certa simpatia nei suoi confronti, che fine ha fatto Leonardo Serra, il bel poliziotto che l’ha sedotta e abbandonata? E se si tratta di un cold case, chi è che la sta seguendo?


Autore: Chiara Moscardelli

Casa Editrice: Giunti editore

Numero di pagine: 251

Disponibile: Kindle / Copertina Flessibile

Prezzo: 10.99 € /15.20 €

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