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RECENSIONE CENTRAL PARK

Qualsiasi cosa pensate di intuire durante la lettura è totalmente sbagliata. Questo è lo straordinario potere di Guillaume Musso nel narrarci la trama del suo romanzo.


In primo piano tre libri di Guillaume Musso.

Autore: Guillaume Russo

Editore: Bompiani 2015, Giunti 2017

Numero Pagine: 310

Disponibile: Ed. Cartacea / Ed. E-Book


Trama: Immaginatevi nel cuore di un parco: sono le otto del mattino, fa leggermente freddo ed essendo in una zona molto profonda è abbastanza umido. Siete rannicchiati su una panchina state dormendo. Vi svegliate storditi e l’ultima cosa che ricordate è di essere andati a fare serata con i vostri amici ma non ricordate di essere rincasati. Osservate più attentamente ciò che vi circonda: siete sporchi di sangue, avete una pistola che non vi appartiene e…siete ammanettati ad un’altra persona. Sulla mano avete appuntati a penna una serie di strani numeri. Benvenuti siete Alice Shäfer poliziotta della Crim di Parigi. La protagonista del nostro racconto. Il suo “compagno” di polso? Gabriel Kayne pianista jazz americano, la sera prima in concerto in un locale a Dublino, anche lui privo di sensi e confuso su quanto fatto nelle ultime ore. Dopo lo stupore iniziale e la perplessità per l’assurda situazione i due, uscendo dalla radura, scoprono di non essere né in Francia né in Irlanda, bensì nel cuore di Central Park a New York. Senza documenti, senza denaro con una pistola e sangue sui vestiti, chiaramente imputabili ad una situazione compromettente, Alice e Gabriel saranno protagonisti di una serie di avvenimenti che solo il genio di Musso poteva incastrare in un thriller così complesso da lasciare i lettori sbalorditi col proseguire la lettura del romanzo. Il finale, infatti, come tutto il libro, è una scoperta continua. Una sorpresa decisamente inaspettata e imprevedibile.


Guillaume Musso è un romanziere francese, laureato in Economia all’università di Nizza. Ha soggiornato per diverso tempo a New York e successivamente è diventato professore universitario a Valbonne. Appassionato sin dall’infanzia alla letteratura, dopo un incidente automobilistico, ha pubblicato nel 2004 il romanzo che lo ha reso celebre: L'uomo che credeva di non avere più tempo, dal quale nel 2007 ha visto la luce il film Afterwards con interpreti John Malkovich e Evangeline Lilly.


--- SPOLIER ALERT --- (Se non si vuole avere alcun dettaglio extra sulla trama del libro)

Il romanzo si divide in quattro parti e la narrazione è affidata quasi totalmente ad a Alice, effettiva protagonista del libro. A Gabriel e il suo punto di vista saranno affidati solo alcuni capitoli nella parte conclusiva.


Il testo è piuttosto discorsivo, abbastanza psicologico e mediamente descrittivo.

Musso, prima di includere i flashback introspettivi di Alice, che ne introducono il passato (anche se sono narrati in prima persona presente), aspetta di essere entrato nel vivo del romanzo per dare al lettore il tempo di aver preso padronanza dei tempi narrativi e degli scenari in cui si svolgono gli eventi. Un aspetto che mi ha colpito molto sono le accurate descrizioni; non sono particolarmente lunghe, ma i modi di esporre sono molto particolari: non sono banali anzi vengono usate similitudini e metafore fuori dall’ordinario.


Central Park parte lento, vi avviso subito! Fino al quarto capitolo (indicativamente pagina 25) è solo un insieme di ordini e isterismo di Alice, dove vi verrebbe voglia di spararle con la Glock che porta nella fondina. Ma cercare di avere pazienza e mettervi nei suoi panni…sareste leggermente nervosi anche voi. Fortunatamente il romanzo entra nel vivo e ingrana la marcia, quindi non desistete!


Musso è spaventosamente bravo a far seguire alla sua scrittura il ritmo dell’azione: durante gli inseguimenti diventa aggressiva, veloce, esasperante come se si stesse vedendo la scena di un film e il lettore, senza fiato, ne percepisse tutta la suspense. Al contrario, nei momenti particolarmente drammatici, il lettore avverte su di sé il gravare della situazione con la lenta e ineluttabile disperazione dei personaggi coinvolti.


La scoperta dei personaggi è perfettamente bilanciata e usando un termine della letteratura inglese è un “twist” una torsione: mentre Alice viene introdotta all’inizio del racconto ciò che è nel presente e a metà racconto ciò che era nel passato Gabriel viene “presentato” a metà racconto quello che era nel passato e alla fine del romanzo esattamente ciò che è nel presente. Comunque le sfumature dei due personaggi principali, Alice e Gabriel, abbiamo modo di distinguerle durante lo svolgersi dell’azione: sono due teste calde che si scontrano continuamente, giusto per darvi una leggera anticipazione. Gli altri personaggi sufficientemente delineati, per necessità di trama, sono presenti ma in modo marginale.


Che dire, dopo questa esaustiva analisi del testo, io che spesso 9 volte su 10 azzecco trame di film e libri dopo pochi elementi sono rimasta sconvolta di non essere riuscita MAI ad intuire lo svolgersi degli eventi di Central Park e questo mi ha entusiasmato moltissimo. Non è stato mai banale. Sono stata felicissima, indipendentemente dalla scelta del finale troppo “romantico” nonostante il genere thriller/giallo del libro, un finale alla Danielle Steel, sinceramente per i miei personalissimi gusti, così melenso, forse non ci stava un gran che.

Anche se ammetto il finale "Ci saranno..."è molto tenero.

Mi ha lasciato un po' perplessa anche qualche dettaglio, alcune forzature, dove viene da dire "Dai va beh facciamocela andare bene, siamo alla fine del libro!", tipo chiamiamoli (per non dire troppo) i "tempi di reazione di sceneggiatura di Gabriel". Da Nobel ragazzi! *applauso*


Però il libro è meritevole non si può dire altro e Guillaume non ha deluso le mie aspettative!

Quindi se vi và mettetelo in lista per le prossime letture.


Ci saranno mattine chiare e mattine cariche di nubi...

Sperando vi sia piaciuta la recensione, buona lettura!

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