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RECENSIONE IL SEGRETO DELLA LIBRERIA SEMPRE APERTA

“Finalmente una recensione!”, diranno in molti.

Ebbene, quello che sto per presentarvi è il titolo col quale ho concluso il mio 2019 letterario.

E-Reader in primo piano con la copertina del libro di Robin Sloan Il segreto della libreria sempre aperta.

Autore: Robin Sloan Editore: Corbaccio 2013, Tea 2015-2018 Numero Pagine: 306 Disponibile: Ed. Cartacea / Ed. E-Book Leggi Estratto


Il pavimento della libreria è lontano sotto di me, come la superficie di un pianeta che mi sono lasciato alle spalle. Le cime degli scaffali mi sovrastano là dove dominano le tenebre: non c’è molto spazio tra i libri e la luce non riesce a filtrare. Forse anche l’aria è più rarefatta. Mi sto reggendo con tutte le forze, una mano sulla scala, l’altra sul bordo di un ripiano, le dita rattrappite fino a sbiancarsi. Guardo oltre le nocche, passando in rassegna i dorsi, finché non lo trovo. Eccolo lì, il libro che sto cercando.

Trama: La crisi non ha risparmiato neanche Jannon, web designer di San Francisco, costretto a reinventarsi e a cercare un altro lavoro. La fortuna gli arride, quando trova occupazione in una strana libreria, come addetto al turno di notte, poiché è “una libreria sempre aperta”. Degli scaffali che si stagliano fino al soffitto non si vede la fine nel buio più nero e ad ogni ora del giorno e della notte entrano figure decisamente fuori dal comune, consultano antichi volumi ma non acquistano mai alcunché. Penumbra, il quieto e bizzarro proprietario della libreria, imporrà a Clay Jannon due condizioni per svolgere al meglio la sua mansione e mantenere il suo posto: non aprire mai i libri sugli scaffali più alti e annotare tutto quello che avviene durante il suo turno nei registri del negozio, ogni minimo particolare. Come mai? La Curiosità di Clay, spinto e sostenuto dai suoi amici Neel e Kat, lo porterà a scoprire un mistero molto più grande di lui, che va ben oltre le porte di quella piccola ma nel contempo immensa libreria sempre aperta.

Una cosa tenete sempre bene a mente: Festina Lente!


Robin Sloan, laureato in economia ed Ex Manager di Twitter esordisce con il suo primo libro “Il segreto della libreria sempre aperta” con la Casa Editrice Corbaccio nel 2013, successivamente con Tea nel 2015. Pubblica, sempre con Corbaccio nel 2017 un secondo romanzo “Il magico pane dei fratelli Mazg”.


--- SPOLIER ALERT --- (Se non si vuole avere alcun dettaglio extra sulla trama del libro)

Gli studi in economia, le conoscenze tecnologiche e la passione per la letteratura di Sloan gli permettono di destreggiarsi con l’eccelsa maestria di un funambolo nella creazione di una storia di base sufficientemente solida, dove coesistono i temi classici di un racconto spy story come una libreria piena di volumi antichi, misteriosi personaggi e una setta conservatrice, insieme ai temi del mondo della tecnologica e la digitalizzazione dell’informazione portata avanti dalle brillanti menti della Silicon Valley di Google.


La lettura scorre bene, il lessico è di registro semplice e di facile comprensione, nonostante molti abbiano espresso difficoltà per alcuni tecnicismi, ma penso ormai nel 2019 questo scalino sia ampiamente superabile dalla maggior parte dei lettori. Per quanto mi riguarda non ho riscontrato questa particolare difficoltà. Sloan è molto descrittivo e sfrutta Jannon come voce narrante in prima persona. I periodi non sono lunghi, poiché sono presenti parecchi dialoghi diretti e numerosa punteggiatura a staccare i tempi narrativi. Alcune parti del racconto, purtroppo, sono monotone e ridondanti ma basta avere pazienza e superarle, quale libro non ne ha?

Eccezione fatta per Clay Jannon e Ajax Penumbra, i personaggi sono molto poco caratterizzati, viene fornito un background quanto basta per procedere col romanzo, piuttosto si parla di competenze. Vengono “assegnate” ad ognuno delle abilità che saranno utilizzate successivamente come supporto a Clay durante lo svolgersi degli avvenimenti.


Il vedere nello stesso romanzo due diverse facce della stessa medaglia, crea un po’ di scompiglio nel lettore, se si aspetta una storia più tradizionale alla Dan Brown con il Robert Langdon di turno. Lo si evince dalle diverse recensioni negative al libro dove si parla molto di “delusione”. Se vi va di accettare il mio consiglio, leggetelo senza aspettative aperti a 360°, vedrete sarà un testo davvero godibile e vi terrà attaccati finché non lo avrete terminato, anche se devo ammetterlo, la trama col proseguire della narrazione perde di consistenza e si sgretola capitolo dopo capitolo per concludersi, inaspettatamente rispetto alle attese maturate dal lettore.


Comunque ho apprezzato “Il segreto della libreria sempre aperta” perché è riuscito a coadiuvare insieme un insieme di elementi difficilmente inseribili nello stesso romanzo, a meno che non si faccia un buon lavoro con una storia “sufficientemente” coerente: non è facile passare da un laptop a un codice cifrato su un libro antico da una pagina all’altra con la stessa disinvoltura dimostrata da Robin Sloan. Il libro, fra pro e contro, è risultato tranquillo, godibile e una possibilità la darei, senza aspettarsi cose eccezionali. Per quanto riguarda il finale beh, ognuno di voi esprimerà il suo giudizio! ;)

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