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RECENSIONE IO, NICHI MORETTI

Nichi Moretti e tutti i personaggi di Franco Legni conquistano il loro pubblico anche in questa nuova, illogica e assolutamente paradossale avventura.


In primo piano La copertina del romanzo, soldi, rum e una pistola.

Autore: Franco Legni

Casa Editrice: Giunti Editore

N° Pagine: 320

Disponibile: Kindle/ Kindle Unlimited / Copertina Flessibile


⁣«Sai che somiglia vagamente a Shakira, la cantante...quella colombiana.»⠀ «Si, e l'altra? L'amica che si è fatto Giulio a chi somiglia a Ricky martin?»⠀ «Mah, ecco...la sua amica a dire il vero era parecchio bruttina ma lui si sa che a volte si lascia prendere dai particolari...diciamo che ha un bel sorriso e per questo a lui è garbata subito.» «Ho capito avete incontrato Shakira e Sciagura...»

Trama: Mollato dalla ragazza e circondato da amici tutt'altro che raccomandabili, Nichi Moretti, neo-dottore in legge di Prato, è in attesa di fare il suo ingresso ufficiale nell'albo. Tra un rimorchio finito male, droghe leggere e antidepressivi, coltiva con costanza il suo passatempo preferito: vendicarsi della ex, disturbando le sedute di gruppo tenute dal nuovo compagno di lei, lo psicoterapeuta Luca Ponti. L'annuncio di aver finalmente passato l'esame scritto (solo al quinto tentativo!) arriva come un fulmine a ciel sereno e lo obbliga a fare i conti col futuro. Diciamocelo: le possibilità di passare l'orale sono pressoché nulle, a meno che... qualcuno non lo costringa a studiare e a mettere la testa a posto, almeno per un po'. Basta perdere tempo dietro a donne che non lo meritano! Il suo amico Lorenzo questo lo ha capito meglio di chiunque altro e prende subito in mano la situazione, anche se non sempre nel migliore dei modi. Tradito dal suo migliore amico, pestato a sangue dai pazienti del gruppo, per Nichi tutto sembra andare per il peggio, e invece... una rapina alle poste a opera di tre neo-naziste (tanto invasate quanto sexy) ribalta tutto. Nichi sviluppa un'istantanea sindrome di Stoccolma che gli rende assai allettante la prospettiva di fare da ostaggio alle tre giunoniche criminalesse.


 

La scrittura di Legni, fine preziosa e assai dettagliata, inserita in un contesto underground dalle sfumature noir, permette una lettura scorrevole e la totale immersione in un’ambientazione alla Sin City, quei film di Tarantino, dove tutto succede e l’alba non arriva mai.


Nichi ci racconta ogni cosa in prima persona e le scene sono divise, "alla maniera dei film", come se la camera cambiasse inquadratura e ci mostrasse cosa sta facendo nel frattempo un altro personaggio. Ognuno di essi è perfettamente caratterizzato, nella sua grottesca psicologia, dal sadico psicologo Luca Ponti, al frustrato e represso Lorenzo Franceschini al Limone, a Disco Inferno alle tre Streghe. Ognuno di loro è contraddistinto dai propri “mali” e diversificato da tutti gli altri per le sue particolarità.


Il bello e anche il punto di forza di "Io Nichi Moretti" è proprio questo: è un "paese delle non meraviglie" dove Nichi è un'Alice fuori dall'ordinario, insegue un coniglio (anzi tre) con istinti omicidi e vive un'avventura in un mondo pieno di figure deformate dalla realtà ma che ne rappresentano assai bene etichette e stereotipi fin troppo reali.


Il tutto finisce quando la giostra notturna si ferma, la mattina le persone “normali” riprendono possesso del mondo: qualcuno ha rimesso e altri sono semplicemente tornati a casa sopravvissuti, ma poi la sera, tutto riparte semplicemente con un’altra corsa.


Come sempre, non si può fare a meno di fare il tifo per Nichi, La Mummia, Moretti.


Da pratese, ho sentito “Io Nichi Moretti” familiare, i riferimenti mi hanno permesso di sentirmi decisamente più coinvolta, capire certe battute ma soprattutto provare la stessa malinconia del protagonista per quanto riguarda la riflessione sulla nostra città.


P.S. Simpatico il riferimento a due di briscola.


Se volete una lettura irriverente, divertente e assolutamente fuori dagli schemi è lo scrittore che fa per voi.

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