Autore: Jodi Taylor
Casa Editrice: Corbaccio Editore
Numero Pagine: 377
Disponibile: Copertina Flessibile / Kindle
Trama: Dietro la facciata apparentemente innocua dell'Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell'epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un'epoca all'altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l'ora del tè. Dalla Londra dell'undicesimo secolo alla prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.
Jodi Taylor è l'autrice di successo internazionale della serie Chronicles of St Mary, la storia di un gruppo di individui inclini al disastro che indagano sui principali eventi storici nel tempo contemporaneo.
Ci tiene a specificare di non considerarli viaggi nel tempo! Jodi Taylor è nata nel sud-ovest dell'Inghilterra, a Bristol frequentando le scuole a Gloucester dove attualmente risiede col marito.
La Taylor è famosa anche per la serie Time Police, uno spin-off di St Mary e per i suoi avvincenti thriller soprannaturali con Elizabeth Cage ed infine per l'incantevole serie Frogmorton Farm - una favola per adulti.
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Se state seguendo le mie recensioni, potete non essere d’accordo con la mia opinione ma sapete che non vi mento mai sul contenuto dei libri.
Stavo infatti preparando quella per “La Confraternita degli Storici Curiosi” della #Corbaccio Editore e guardavo le “recensioni in pillola” dei maggiori quotidiani sulla pagina di #Amazon, credetemi se vi dico che la più coerente e l’unica azzeccata a racchiudere il vero contenuto del libro è quella del Library Journal
«Un meraviglioso cast di personaggi, una manciata di umorismo e di azione con un tocco di romanticismo.»
Tutte le altre insistono nel sottolineare la connotazione divertente, perché hanno paura che se non presentano un libro il quale tratta di storia (stereotipo della noiosità) ed è assolutamente divertente le persone non se lo fileranno di striscio. Magari è possibile, ma non il vero lettore.
Corbaccio con questa serie della Taylor, si perché è una bella serie di romanzi, per me ha fatto colpo.
Il libro è straordinario, dovrebbero pensare di farci una serie TV! Parte sottovalutato, anche io ho fatto lo stesso “errore”, se ne inizia la lettura ridendo, con questi personaggi un po’ macchietta, particolari e strambi.
Poi nel proseguire prende il volo, come una rincorsa e un lancio adrenalinico nel vuoto mozzafiato. Emozionante. Una montagna russa di suspense colpi di scena e lo spazio per tutto: vecchi rancori, amori, tradimenti (ora parte la intro di Xena, poco ci manca!) e non fa ridere fa entusiasmare. Il che è molto diverso.
La narrazione è in prima persona dal punto di vista di Max la protagonista, la quale attraverso la Sig.ra De Winters entrerà in contatto con il Saint Mary, scoprendo la sua strada: da introversa e spaurita alunna svolgerà il suo percorso di crescita e addestramento nella Confraternita per trovare il suo posto nel mondo. Il romanzo, infatti, ne osserva la transizione passo per passo. La sua ascesa avverrà naturalmente, grazie alle sue doti e alle sue capacità, portandola ad essere il fulcro della storia.
Il background degli altri personaggi verrà delineato ma non troppo approfondito, ad eccezione di Leon Farrell e Edward Bairstrow.
L’ esposizione degli eventi scorre abbastanza spedita poiché il libro è stato tradotto in un registro colloquiale. Alcuni hanno definito le parti storiche “prolisse”, ma le ho reputate un ottimo stacco per prendere fiato, rielaborare gli avvenimenti o congedarmi dalla lettura.
Con una quantità di avvenimenti tale a tratti delicati, seri e importanti, serve un momento per prendere fiato e essere pronti ad assaporare la prossima discesa!
Le descrizioni sono molto dettagliate, però, almeno in questo primo libro, le parti tecniche sono presentano quei due o tre termini i quali vengono ripetuti allo sfinimento, come se le conoscenze sull’argomento fossero limitate. (La parola piroclastica e simili per esempio).
Togliendo qualche accenno a fatti storici cruciali ed importanti, la Taylor non ha voluto rischiare di inciampare e portare gli storici nel mezzo della “Storia da tutti conosciuta”, probabilmente per non rischiare di scrivere qualcosa di inopportuno o storicamente sbagliato. Infatti non troviamo "telecronache in diretta" di fatti storici, per capirci.
La Storia è usata unicamente come corposo background alla storia principale dei protagonisti, con poco tempo passato nel passato (giuoco di parole!).
Scelta comprensibile, avrebbe appesantito il romanzo o avrebbe potuto attirare delle critiche.
Ad avvalorare questa tesi, infatti, manda gli storici in un territorio diciamo “neutro”, storicamente meno suscettibile a dibattiti. La seconda missione, dove si muove tutto il Saint Mary Team è invece un bell’azzardo sia per quanto riguarda la ricerca sia per le fonti.
Potrei dirvi ancora tanto, ma ho paura per come mi muovo di spoilerare qualcosa e non voglio perché la ricchezza di ogni singolo particolare rende appagante la lettura de La Confraternita degli storici curiosi.
Leggetelo.
Quando ho finito mi sono finalmente, dopo tempo, sentita soddisfatta e appagata dalla lettura di un libro!