top of page

IL SOGNO - RECENSIONE

Il mondo dei sogni è un territorio nel quale tutti siamo anime inermi. Come ci sentiremmo dunque, se non riuscissimo più a distinguere cosa è realtà e cosa no, come la protagonista dell'ultimo romanzo di #Thilliez?

Autore: Franck Thilliez

Casa Editrice: fazi editore

Numero di pagine: 620

Disponibile: Kindle / Copertina Flessibile

Prezzo: 12.99 € / 17.57 €


Trama: Se non fosse per le sue cicatrici e le strane foto che tappezzano le pareti del suo ufficio, si direbbe che Abigaël sia una donna come le altre. Se non fosse per i momenti in cui sprofonda nel mondo dei sogni, si giurerebbe che dica il vero.


Ma Abigaël, la psicologa che tutti si contendono per risolvere i casi criminali più intricati, soffre di una grave narcolessia che le rende tutto più difficile. Spesso per lei il confine tra sogno e realtà si confonde, ed è costretta a ricorrere a bruciature e tatuaggi per assicurarsi di essere sveglia e che quello che vede stia realmente accadendo.


L'indagine a cui sta lavorando insieme al fidanzato poliziotto Frédéric riguarda un rapitore seriale di bambini, Freddy. I piccoli scomparsi finora sono tre, a quattro mesi di distanza l'uno dall'altro. Ogni rapimento viene annunciato con uno spaventapasseri che indossa gli abiti del bambino rapito precedentemente. Intanto, Abigaël è l'unica sopravvissuta a un terribile incidente d'auto di cui non ricorda nulla e dove hanno perso la vita suo padre e sua figlia.


Presto capirà che molte cose di quell'episodio non tornano. E si renderà conto che Freddy sa più di quanto dovrebbe. E non è il solo. Ma per Abigaël il nemico più pericoloso rimane uno: se stessa.


«La sindrome del sopravvissuto…Ci si sente colpevoli di esistere, si rivedono le ultime ore, gli ultimi minuti come in un loop, cercando di elaborare gli ultimi scenari che avrebbero potuto evitare il dramma. “Se fossimo partiti due minuti…”, “Se quel giorno non fosse piovuto…”, “Se avessi cambiato quella maledetta freccia…”, oppure “Se non fossimo passati da quella maledetta strada con i lavori in corso”».⠀Pag. 63

 

Chi si accosta al genere #thriller, si sa, cerca spesso eccessi di adrenalina e storie dall'alto tasso di destabilizzazione. Ne "Il Sogno" troverete in abbondanza, fin da subito, sia l’uno che l’altro.

Come vi avevo anticipato quest'estate, ero intenzionata a leggere sia "Il Manoscritto" sia "Il Sogno" perché primo volevo leggere di persona il romanzo che aveva spaccato l'opinione del #bookstaworld, secondo perché così avevo più strumenti per parlare dell'autore.⠀

Risultato? Thilliez entra ufficialmente fra i miei preferiti!

Fra i due romanzi, nonostante li abbia divorati entrambi, tendo indiscutibilmente a considerare "Il Sogno" più impattante.

"#Ilmanoscritto" parte decisamente più lento: perché la storia entri nel vivo è necessario leggere diverse pagine; "#IlSogno", invece, cattura da subito e il suo potere destabilizzante costituito dai salti temporali è la sua arma vincente, anche se ciò potrebbe preoccupare un possibile lettore.

Nella mia copia, non ho riscontrato tutti questi problemi di illeggibilità da rendermi difficoltosa la lettura, sempre scorrevole. Ho finito il libro in due giorni!

A Thilliez piace "divertirsi" col lettore presentandogli diversi finali matrioska; oltre questo è apprezzabile per la sua abilità a creare delle esperienze extra che arricchiscono la lettura e l'esperienza all'esterno della storia.

Non che concordare con @thriller_squad_ per il finale: anche io, a conclusione del romanzo, ho pensato fosse stato il percorso stesso un bel viaggio, indipendentemente dal finale che Thilliez mi avesse proposto.

Se non avete ancora letto i romanzi di questo autore, della Fazi editore, vi consiglio di recuperarli!



Post recenti

Mostra tutti

FATTI UN LIBRO

BOOK BLOGGER

bottom of page